Turismo e imprenditorialità: le sfide (e le opportunità) per chi vuole fare impresa nel settore
Il turismo è da sempre uno dei pilastri dell’economia italiana, ma nonostante la sua rilevanza, è ancora troppo spesso percepito come un settore “semplice”, accessibile anche a chi non ha una vera formazione ambizione imprenditoriale.
Questo approccio ha generato, nel tempo, una forte frammentazione dell’offerta turistica, che oggi rappresenta una delle principali sfide per chi desidera costruire un’attività solida, riconoscibile e redditizia.
Turismo e impresa: trovare il proprio spazio in un settore frammentato
Chi fa impresa nel turismo si muove in un ecosistema estremamente eterogeneo. Da un lato ci sono grandi strutture alberghiere e resort con capacità d’investimento, dall’altro B&B familiari, affitti brevi, agriturismi, a volte gestiti da privati con poca esperienza imprenditoriale. In mezzo, una miriade di realtà intermedie.
Questa frammentarietà crea un mercato in cui:
- Il livello del servizio è altamente variabile
- Il divario competitivo tra chi può innovare e chi si affida solo alle piattaforme è molto ampio
- I target di clientela sono diversificati (famiglie, nomadi digitali, coppie, stranieri, sportivi...) e difficili da intercettare con strategie generaliste
Le sfide dell’imprenditore turistico moderno
Mentalità imprenditoriale poco diffusa
L’ingresso nel settore è spesso avvenuto per caso, o come attività secondaria. Questo ha fatto sì che molte strutture non si considerino vere e proprie imprese. Ma oggi, per restare competitivi, è necessario cambiare prospettiva.
Soprattutto perché, se non sono gli imprenditori per primi a ripensarsi in questa chiave, è improbabile che lo faccia la clientela o lo facciano le istituzioni. Questo, a lungo andare, genera anche poca chiarezza normativa, pochi incentivi mirati e un rapporto con le strutture, da parte del cliente, non costruito in chiave di impresa.
Quindi, come per ogni impresa, è necessario partire dai bisogni e dai desideri dei clienti, non solo dal prodotto/servizio. Fare turismo non significa solo affittare stanze: significa rispondere a un bisogno e offrire un'esperienza.
Presenza online efficace (non solo su Booking)
Essere presenti sulle OTA (Online Travel Agencies) è ormai la norma, ma per distinguersi serve costruire una presenza digitale autonoma:
- Sito web ottimizzato
- Gestione delle recensioni
- E-mail marketing e canali social coerenti con l'identità della struttura
Esperienza utente completa
Chi prenota oggi cerca molto più di un posto dove dormire. Cerca ospitalità, autenticità, servizi accessori (e tanto altro). L’imprenditore turistico deve puntare su:
- Considerare i desideri della propria nicchia di clienti target
- Offrire un'esperienza personalizzata fortemente tarata su questi desideri
- Fare rete con altre realtà locali per offrire un'esperienza completa e integrata
- Un'ottima costumer experience durante il soggiorno (cultura d'impresa)
Strategie per affrontare le sfide (e cogliere le opportunità)
Ripensarsi come impresa
Ogni struttura dovrebbe fermarsi a riflettere su tre domande chiave:
- Che problema risolvo al mio cliente?
- Che desiderio soddisfo?
- In cosa mi differenzio dalla concorrenza?
Occupare le nicchie ancora poco presidiate
Rispondendo alle domande sopra, si possono individuare nicchie di mercato ancora poco esplorate:
- Turismo per famiglie (con servizi reali per bambini), senza il timore di rivolgersi solo ed esclusivamente a questo target, ed escludere tutti gli utenti che non cercano questa esperienza in modo specifico
- Turismo per single in cerca di posti tranquilli (magari senza bambini)
- Turismo sostenibile: strutture efficienti a livello energetico, esperienze rilassanti ma senza eccessivi confort, offerta di cibi locali e stagionali, scelta di arredamento con materiali come il bambù
- Esperienze locali autentiche (bike tour, workshop artigianali, degustazioni...)
- Collaborazioni con realtà del territorio per pacchetti integrati
Sfruttare bandi e incentivi per il turismo
Spesso le strutture più piccole, familiari e fortemente dipendenti dalla stagionalità, non hanno la forza economica per affrontare questo tipo di cambiamento. Ma esistono fondi pubblici dedicati al settore ai quali accedere per poter sostenere questi investimenti.
Molti non sanno che esistono bandi e fondi regionali, statali, europei) per:
- Riammodernamento delle strutture
- Digitalizzazione dei servizi
- Investimenti in sostenibilità ed efficienza energetica
- Formazione del personale per la continuità aziendale
Conoscere e sfruttare questi strumenti può davvero fare la differenza per riuscire a rinnovarsi, efficientare e distinguersi in un ambiente così frammentario e competitivo.
Conclusione
Oggi più che mai, fare turismo significa fare impresa. Per sfruttare al massimo le opportunità attuali serve:
- Avere una visione strategica
- Leggere e sfruttare il cambiamento dei desideri dei viaggiatori
- Costruire reti e collaborazioni sul territorio
- Intercettare fondi e incentivi per rinnovarsi
Non basta accogliere: serve progettare, comunicare e differenziarsi.
Chi saprà fare questo salto di qualità, troverà un mercato ricco di opportunità —anche in un settore affollato come il turismo.