Dicembre è un mese di chiusura durante il quale viene spontaneo tirare le somme dell’anno e concentrare gli ultimi sforzi per raggiungere gli obiettivi fissati.
Anche in azienda ritroviamo questa dinamica, con la corsa a completare i task prima del 24 dicembre e, allo stesso tempo, il bisogno di fare spazio alla strategia per l’anno nuovo. Tutto ciò durante uno dei mesi più frenetici dell’anno, tra festività, regali, pranzi e cenoni a cui partecipare o da organizzare.
È fondamentale riuscire a trovare un equilibrio e dedicare il giusto tempo a tutte queste attività, senza sentirsi sopraffatti.
Come trovare il tempo per la strategia mentre si lavora
In questo periodo così denso di attività, non è sempre facile trovare il tempo di pensare e pianificare, soprattutto in imprese di piccole dimensioni dove l’imprenditore svolge ruoli molto operativi.
Ci sono alcuni piccoli trucchi da sfruttare per riuscire a fare tutto nel tempo a disposizione:
- Dedicare 45-60 minuti al giorno all’attività strategica
Blocca micro-sessioni sul tuo calendario da dedicare esclusivamente all’osservazione e alla scrittura. Questo ti permette di non togliere troppo tempo all’operatività ed evita di incappare in un blocco “creativo” dovuto a troppa concentrazione sull’attività - Prendere appunti
Qualche volta le idee arrivano dalla riflessione. Spesso, arrivano in modo spontaneo e improvviso: ogni volta che hai un’idea, individui una criticità o una problematica scrivi un appunto - Alternare pianificazione e operatività
Oltre ad essere l’alternativa più sostenibile, è un ottimo modo di mantenere il focus sull’operatività anche mentre si pianifica, potendo raccogliere e sfruttare insight interessanti
Strumenti utili
- Calendario per bloccare le sessioni
- Metodo “Daily 3”: per ogni giornata, individua 3 attività prioritarie non negoziabili
- Tabella da Idea ad Azione: tabella con 3 colonne “Idea”, “Perché”, “Primo passo per realizzarla”

Per pianificare: cosa si impara dall’anno che finisce
Quando pensiamo alla strategia, spesso immaginiamo nuovi obiettivi e nuove attività. Ma rinnovare tutto ha un costo alto, e non sempre necessario. È più efficace partire da ciò che esiste già: capire cosa ha funzionato, cosa ha rallentato e cosa può essere eliminato.
Per farlo, bastano poche domande chiave:
- Quali attività hanno davvero portato valore?
- Quali, invece, hanno creato confusione e dispersione?
- Quali obiettivi posso mantenere, modificare o è meglio togliere?
Selezionare con cura le attività che hanno portato valore e beneficio e agire sulle cause di rallentamento è un ottimo punto di partenza per la definizione della strategia futura.
Strumenti utili
- Una lista pro/contro delle attività più critiche, per decidere con lucidità se mantenerle
- Matrice “Start/Stop/Continue”: dove segnare cosa iniziare, cosa smettere, cosa continuare
Mantenere lo sguardo sul futuro: cosa fare nel nuovo anno
Guardare al presente aiuta a restare realistici, ma non deve frenare. Accanto all’analisi dell’anno è utile mantenere una visione rivolta al futuro, scegliendo poche attività davvero significative e sostenibili per l’organico, evitando progetti troppo vasti o complessi da gestire.
Domande utili per orientare le priorità:
- Quali scelte hanno un reale impatto sull’azienda?
- Su quali processi e attività posso intervenire per renderli più chiari e semplici?
- Quali tra gli obiettivi sono effettivamente realizzabili in un anno e sostenibili per l’organico?
Strumenti utili
- Priorità 2026: individua 3 operatività strategiche e 3 operative
- Gantt essenziale: trasferisci le attività in un gantt per monitorarne lo sviluppo. Ti aiuterà anche a condividere questi obiettivi con il team

Alcuni errori comuni
La fretta, si sa, è cattiva consigliera. Ma nella concitazione tipica di dicembre qualche volta sembra essere l’unica via disponibile. Ecco alcuni errori comuni che è meglio evitare:
- Rimandare a gennaio: dopo il riposo delle feste, la ripartenza è molto più energica e l’operatività rischia di assorbire tutto il tempo disponibile. Spesso rimandare a gennaio equivale a rimandare al prossimo anno
- Fare piani troppo ambiziosi e irrealistici: è una scelta che si paga a fine anno prossimo, quando gli obiettivi non verranno raggiunti. Le idee ambiziose sono importantissime per lo sviluppo: non scartarle, tienile come obiettivo a lungo termine
- Fare piani vaghi, che non sono traducibili in azioni concrete. Il team deve capire sia gli obiettivi che come realizzarli, che strumenti utilizzare per raggiungerli. Se i piani sono vaghi, sarà molto difficile metterli in pratica
- Non delegare nulla, all’interno o all’esterno: i collaboratori più fidati, così come i consulenti, possono offrire un ottimo supporto in questa fase dell’anno
Strumenti utili
- Tabella della delega: per ogni attività da delegare segna chi fa cosa, quando e (eventualmente) con quali risorse
- Strumenti di finanza agevolata: pianifica gli investimenti del prossimo anno considerando le agevolazioni a cui puoi accedere, per un’efficace gestione delle risorse economiche
Conclusione
L’anno non è un punto che scorre in circolo e ritorna ogni dicembre su sé stesso. È più come una molla: ad ogni fine di un ciclo corrisponde l’inizio di un altro. Simile, ma leggermente traslato in avanti.
Partire da ciò che c’è è fondamentale per impostare strategie e piani realizzabili per il team, mantenendo però lo sguardo proiettato verso il futuro. Dicembre è un momento tipico per questo: analizzare, aggiustare, pianificare rimettendo ordine e organizzazione nelle attività.





