Un consulente di finanza agevolata non si limita a cercare bandi, ma aiuta le imprese a scegliere l’agevolazione più adatta al proprio investimento. In questo articolo scopriamo cosa fa davvero, oltre numeri e statistiche.
Quando si parla di servizi, non è sempre facile capire che cosa distingua un competitor dall’altro. La vera differenza, in questi casi, sta proprio nell’approccio del consulente al lavoro e ai clienti.
Ma cosa fa davvero un consulente di finanza agevolata? E in che cosa si distingue da una figura prettamente commerciale?
Non abbiamo una demo gratuita: quindi, invece di mostrarti una simulazione, proviamo a raccontarti il nostro lavoro con questo articolo. In questo modo puoi capire cosa significa realmente affidarsi a un consulente di finanza agevolata e come lavoriamo concretamente con i clienti.
CHE COS'È UN CONSULENTE?
CON • SU • LÈN • TE
[dal lat. consŭlens -entis, part. pres. di consulĕre «deliberare, consultare»]
1. agg. Che dà pareri
2. s. m. e f. Professionista a cui si ricorre per avere consiglio o chiarimenti su materia inerente alla sua professione
In poche parole, il consulente è colui che consiglia sulla base della propria esperienza. Possiamo immaginarlo come l’amico più grande e saggio a cui ci rivolgiamo quando abbiamo una situazione spinosa da risolvere. Non fornisce una soluzione già confezionata, ma aiuta a fare ordine tra opzioni, esigenze e vincoli (tempo, budget, obiettivi), guidandoci verso la scelta migliore.
CONSULENTE VS COMMERCIALE
Anche un consulente vende un servizio. Ma la differenza sostanziale sta nel “cosa” e nel “come”.
Un commerciale deve vendere un prodotto, ed è naturale che cerchi di farlo rientrare nelle esigenze del cliente. Se il budget non basta, può provare a forzare la mano per alzarlo. Se il prodotto non è del tutto adatto, può tentare di farlo aderire il più possibile alle caratteristiche ricercate. Insomma, cercherà il miglior compromesso fra tutte le esigenze e i vincoli espressi, con 2 obiettivi: accontentarci e vendere un prodotto.
Un consulente di finanza agevolata, invece, non vende un “suo” bando.
Se non esiste un’agevolazione specifica per l’investimento che il cliente vuole fare (ad esempio la creazione di un sito web o una strategia di marketing), non può inventarla. In quel caso, il consulente può solo aspettare il bando giusto o proporre soluzioni collaterali (come un’agevolazione per la formazione del personale, utile a sviluppare quelle competenze in autonomia).
Questa è la differenza: per il consulente il servizio non è mai fine a sé stesso, ma è sempre orientato a rendere possibile un investimento reale per l’impresa.
TRE PAROLE CHIAVE: ASCOLTO, CONOSCENZA, COMUNICAZIONE
Ascolto
Per poter consigliare correttamente, un consulente deve prima di tutto ascoltare: la storia, le esigenze, gli obiettivi. È la base per instaurare un rapporto di fiducia, senza il quale nessun consiglio viene percepito come credibile o utile.
Un consulente di finanza agevolata parte sempre dall’ascolto, prima di proporre possibili soluzioni.
Conoscenza
L’ascolto deve tradursi in conoscenza approfondita del cliente, affiancata dalla conoscenza delle normative e delle opportunità disponibili. Non basta raccogliere informazioni sporadiche o limitarsi a elencare bandi: per quello esistono già motori di ricerca e intelligenze artificiali.
Inoltre, il consulente conosce da anni le criticità, i timori, i fastidi che possono emergere: sa che un cliente potrebbe pensare “troppa burocrazia”, “tempi infiniti”, “e se alla fine non ottengo nulla?”.
Rispondere a queste obiezioni non significa inventarsi rassicurazioni, ma attingere all’esperienza per anticipare i dubbi e fornire soluzioni adatte e concrete.
Comunicazione
La consulenza non si esaurisce al momento della firma: in un settore come la finanza agevolata, fatto di tempi lunghi e complessi, la comunicazione è parte integrante del servizio.
- Aggiornare i clienti sullo stato delle pratiche
- Segnalare nuove opportunità emerse in corso d'opera
- Gestire tempestivamente richieste di integrazione degli enti
La capacità di comunicare in modo chiaro e costante fa parte del valore stesso della consulenza.
NON SOLO NUMERI: LA VERA DIFFERENZIAZIONE
Su tutti i siti di consulenza si trovano numeri e statistiche positive che dimostrano il successo del lavoro. Sono rassicuranti, ma distinguono davvero un competitor dall’altro? Ti è mai davvero capitato di leggere statistiche negative? A noi no.
Per questo crediamo che i numeri, da soli, non bastino a definire il valore di un consulente.
La vera differenziazione sta nel modo in cui il rapporto con il cliente viene coltivato e valorizzato nel tempo, nell’attenzione, nella capacità di ascoltare e guidare in ogni fase dell’investimento.
Infatti, scegliere un consulente di finanza agevolata, per un imprenditore, non significa provare un prodotto standard, ma costruire insieme un percorso.
CONCLUSIONE
Un consulente di finanza agevolata non si limita a informare: accompagna, suggerisce soluzioni e costruisce fiducia.
Il nostro lavoro è mettere insieme tutte le informazioni a disposizione per aiutare i clienti a scegliere l’agevolazione più adatta al proprio investimento nel momento in cui intendono realizzarlo.
È la relazione con il cliente, basata su ascolto, conoscenza e comunicazione, che trasforma la consulenza in un vero supporto alla crescita.
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